Friday, May 7, 2010

Perché Scientology? ( parte 3 )

...Hubbard ha cercato di produrre una filosofia essenzialmente pratica che è sia una summa della conoscenza dell'Uomo di se stesso e del suo ambiente, sia un mezzo per aumentare la propria conoscenza. Ha descritto la disciplina come superiore a ogni altra ricerca, poiché l'auto conoscenza e l'autocontrollo sono prerequisiti alla certezza in ogni altro studio. Egli sostiene di aver fatto parte del gruppo di ricerca originale che sviluppò la bomba atomica americana, presumibilmente il Manhattan District Project, 1942-1945, sebbene sia difficile dargli credito in quanto in quel periodo era comandante di corvetta della Marina degli Stati Uniti. Tuttavia dalla conoscenza acquisita in fisica nucleare e da ciò che afferma essere un'intima esperienza con il misticismo Orientale, egli in Scientology ha saldato assieme le idee dell'Occidente e la fede Orientale. L'ha fatto a tal punto che molti dei suoi scritti hanno lo stile di un manuale di meccanica anche se trattano le idee più fantastiche. Dopo la poderosa verbosità della gran parte degli studiosi che trattano la medesima materia, le affermazioni dirette di Hubbard, giuste o sbagliate che siano, sono davvero una boccata d'aria fresca.



Il maggior impatto del suo approccio, sia nella ventina di libri che ha scritto su Dianetics e Scientology, sia nelle migliaia di ore di conferenze registrate che ha tenuto, è sicuramente la certezza con cui tratta i problemi. Con smisurata fiducia in se stesso egli affronta nodi gordiani quali la definizione di Vita, la reincarnazione, la comunicazione, i dischi volanti, il sesso, la politica, e tutti gli altri problemi minori che riguardano la risoluzione della mente umana, con un pragmatismo più grande di quello di Alessandro. Alcune delle cose che dice sono assurde, ma allo stesso tempo molte sono davvero pertinenti ed è questa curiosa miscela di verità e falsità, di fatti e finzione che dà a Scientology il suo impatto E la sua forza.

Nei primi stadi dell'addestramento e della terapia il neofita viene attratto dalla loro praticità quasi ingegneristica: roba buona e solida, applicabile alla vita di tutti i giorni, con pochi indizi del materiale sconclusionato, non comprovato né comprovabile che arriverà in seguito.

È a questo stadio che inizia il condizionamento, accidentale o programmato che sia, e che è una parte integrante dell'intera procedura. Con la stessa disinvolta autorità che Hubbard aveva usato per analizzare succintamente la comunicazione, egli porta il neofita verso zone più discutibili. «La vita è fondamentalmente uno Statico» è un assunto che Hubbard descrive come VERITA' LAMPANTE. Prosegue spiegando che «... lo Statico di vita non ha massa, lunghezza d'onda, collocazione nello spazio o nel tempo. Ha l'abilità di postulare e di percepire». Si tratta di una chiara descrizione di un universo immateriale, l'unità di vita. È un bel ragionamento e potrebbe anche essere la verità lampante che Hubbard sostiene essere, ma al neofita mai, in nessun momento, viene permesso mettere in dubbio tali assunti. Il neofita li deve accettare come VERITA', oppure è fuori. La parola di Hubbard non si mette in discussione. Esistono centinaia di assunti simili che si devono accettare come "fatti". Non è che siano necessariamente scorretti, potrebbero pure essere fatti, potrebbe essere la più pura verità. Il pericolo è che centinaia di migliaia di scientologist di tutto il mondo nutrono una fede implicita nella parola di Hubbard, senza avere mai confrontato le sue parole e azioni con quelle di altri maestri...

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